La Svizzera e gli investimenti italiani
La Svizzera che da sempre (in quanto mercato extra-UE) è tra i paesi target della finanza agevolata Simest, oggi a maggior ragione, in quanto mercato di vicinanza e corporate friendly, si propone come un utile sbocco per l’export e gli investimenti delle aziende italiane.
Da sempre le nostre aziende si caratterizzano per una bassa propensione all’investimento all’estero, nonostante la forte propensione commerciale all’export che fa dell’Italia uno dei primi 8 esportatori al Mondo e l’export solida leva di sviluppo della nostra economia, anche nei periodi più bui degli ultimi anni
I finanziamenti come leva di sviluppo degli investimenti italiani all’export
La nuova “generazione” dei finanziamenti agevolati Simest alle imprese che fanno internazionalizzazione si propone di iniziare a chiudere questo gap di propensione all’investimento all’estero con i maggiori competitor sul fronte dell’internazionalizzazione, come Francia e Germania. L’investimento all’estero consente di accompagnare al prodotto una serie di processi a supporto collegati all’after sales, alla manutenzione ed alla presenza commerciale sul territorio che aiuta a costruire un rapporto di fiducia duraturi tra fornitore e cliente.
Inoltre vendere in Svizzera come azienda svizzera offre alle nostre aziende un edge competitivo notevole anche nella fase commerciale e lancia un messaggio tranquillizzante alle controparti commerciali locali.
Caratteristiche dei finanziamenti Simest alle imprese
I finanziamenti Simest hanno tre caratteristiche comuni di fondo
- Si tratta di finanziamenti agevolati all’internazionalizzazione concessi alle aziende italiane che intendono intraprendere un percorso di esportazione in qualsiasi paese del mondo;
- le richieste di tutti e sette i finanziamenti possono essere interamente gestite online, dove il portale dedicato permette di gestire la procedura dall’inizio alla fine;
- sono infine tutti e sette caratterizzati da un tasso agevolato di circa 0,055%, pari al 10% del tasso di riferimento UE.
Nonostante questi tre punti in comune, i sette finanziamenti si differenziano sulla base dei seguenti parametri:
- PATRIMONIALIZZAZIONE: è uno strumento dedicato a PMI e MidCap che già esportano ma che intendono migliorare la propria solidità economica. Il finanziamento prevede lo stanziamento tra 600 e 800 mila euro sui 6 anni;
- TEM (TEMPORARY EXPORT MANAGER): prevede l’affiancamento temporaneo di un professionista specializzato e ha un valore variabile tra i 25 e i 150mila euro sui 4 anni;
- E-COMMERCE: è lo strumento messo a disposizione di quelle realtà che intendono posizionarsi su una piattaforma informatica propria o su un Marketplace. Il finanziamento in questo caso può variare tra i 25 e i 450 mila euro sempre sui 4 anni;
- FIERE: possono anche essere delle fiere virtuali o svolte in Italia purché siano a carattere internazionale. È previsto lo stanziamento di massimo 150 mila euro su 4 anni;
- STUDI DI FATTIBILITA: vengono stanziati tra i 200 e i 350 mila euro sui 4 anni;
- ASSISTENZA TECNICA: riservata al personale di una filiale estera dell’azienda italiana (per massimo 300 mila euro sui 4 anni);
- INSERIMENTO MERCATI ESTERI: prevede lo stanziamento da un minimo di 50 mila a un massimo di 4 milioni di euro per la realizzazione di uffici, showroom, filiali etc. all’estero.