La vera risorsa di oggi è il capitale umano, quell’insieme di capacità e di competenze che una persona acquisisce durante la propria vita professionale. Per questo motivo, ogni imprenditore sa quanto valga un collaboratore fidato e affidabile. Per questo motivo, quando un’azienda decide di accettare un incarico che arriva dall’estero, il più delle volte, preferisce inviare sul posto la propria squadra: operatori che conoscono i materiali che andranno ad utilizzare e meccanismi più efficienti ed efficaci da applicare.
Anche in questo caso, parlando di Svizzera, ci sono regole ben chiare e specifiche da seguire per operare il distacco dei lavoratori. Ma andiamo per gradi.
COS’È IL DISTACCO DEI LAVORATORI IN SVIZZERA
Con il termine “distacco dei lavoratori” si intende l’invio, da parte di una ditta italiana, dei propri collaboratori dipendenti (tutti o una parte) sul territorio svizzero, per determinate esigenze di lavoro.
La loro permanenza dovrà comunque avere una durata specifica e legata all’esecuzione di un determinato compito.
A causa di questa dislocazione, i lavoratori “in trasferta” dovranno sottostare alla legislazione dello stato estero in cui si troveranno a vivere e ad operare. Tra queste, l’incombenza maggiore, per il datore di lavoro, è l’obbligo di adeguare lo stipendio di ogni singolo lavorarore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi della Svizzera. Un passaggio determinante e delicato ma necessario per non incappare in spiacevoli e salatissime multe da parte dell’autorità competente sul territorio. Per questo, la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, mette a disposizione un team di esperti che potranno sbrigare per voi ogni pratica e azzerare il rischio di sanzioni.
Il distacco dei lavoratori vale sia per i dipendenti che per i liberi professionisti.
- LAVORATORI DIPENDENTI: la ditta/datore di lavoro deve annunciare alle autorità svizzere l’arrivo di questi collaboratori e svolgere per loro tutti gli adempimenti previsti.
- LAVORATORI INDIPENDENTI: hanno l’obbligo di auto annunciare il loro arrivo. In questo caso non c’è l’obbligo di adeguamento salariale ma deve essere dimostrato l’ingaggio lavorativo, attraverso la visura dell’azienda e il contratto che richieda la prestazione d’opera verso un committente svizzero.
COME AVVIENE IL DISTACCO DEI LAVORATORI IN SVIZZERA?
Per distaccare i lavoratori va seguita la procedura di notifica che deve precedere, di almeno 8 giorni, l’arrivo del personale in Svizzera. L’annuncio va fatto tutte le volte che i lavoratori iniziano a lavorare in un nuovo cantiere, e va ripetuto (con modalità diverse che affronteremo nei prossimi passaggi), allo scadere dei tre mesi di lavoro dall’ultima prestazione nel caso di rientro nel medesimo cantiere, magari per svolgere alcune migliorie o correzioni. Nel caso in cui vi sia la necessità di alternare un dipendente con un altro, il nuovo annuncio può essere eseguito fino al giorno precedente il suo ingresso in Svizzera.
Va ricordato che le ditte estere possono lavorare in Svizzera al massimo per 90 giorni l’anno.
Superati questi termini, la ditta deve richiedere dei permessi e delle autorizzazioni speciali all’ufficio immigrazione e al Cantone in cui si trova il cantiere. Questi permessi extra, non sono collettivi come i precedenti, ma valgono per il singolo lavoratore, non per la ditta. Il loro rilascio non è automatico. La ditta italiana deve presentare una domanda con tutte le documentazioni e i formulari richiesti dal singolo Cantone. Il nulla osta alla permanenza è a discrezione del Cantone stesso. Solitamente, più il cantiere è di interesse “pubblico/collettivo” (ad esempio la realizzazione di un grosso centro di logistica per una grande azienda Svizzera, i lavori al Cern, cantieri stradali, ecc…) più aumentano le possibilità che il Cantone acconsenta alla permanenza delle maestranze italiane sul suo territorio. Fondamentale è la lettera “motivazionale” che la ditta italiana è chiamata a scrivere per spiegare le necessità che la spingono a proseguire con i lavori oltre il limite dei 90 giorni previsti per legge.
Ma torniamo al caso standard, ovvero al primo distacco dei propri lavoratori. Per farlo l’azienda italiana è tenuta a registrarsi sul sito della confederazione dedicato a questo tema.
Quando si tratta di ditte che agiscono per apportare una modifica al bene sul quale si lavora (ad esempio aziende del settore edile, dell’idraulica e dell’elettricità, aziende di montaggio, falegnameria e termoidraulica) sarà necessario abbinare, al distacco dei lavoratori, anche l’apertura di una rappresentanza fiscale.
CHE TIPO DI PERMESSI SERVONO PER EFFETTUARE IL DISTACCO DEI LAVORATORI IN SVIZZERA?
Se i lavoratori dipendenti appartengono all’Unione Europea, non ci sono pratiche ulteriori da sbrigare. In caso contrario invece, bisognerà dimostrare che sono in possesso di un permesso di soggiorno rilasciato da un paese UE, valido da almeno 12 mesi.
Ma non è tutto, perché oltre a quanto abbiamo detto fino ad ora, anche le autorità italiane richiedono attenzione: all’INPS infatti andrà notificato il nominativo del dipendente che, per un certo periodo di tempo, non lavorerà sul territorio italiano ma svolgerà servizio all’estero. Documento analogo, ma a protezione dei rischi sull’infortunio del lavoro, andrà richiesto all’INAIL poi.
I passaggi come avrete capito, sono molteplici e il rischio di dimenticarsene qualcuno è alto. Per questo motivo, la scelta migliore, è quella di rivolgersi a strutture come la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera che prenderà in carico la vostra richiesta e si occuperà personalmente di tutta la burocrazia, accompagnandovi, passo dopo passo, alla veloce e sicura risoluzione di ogni incombenza.
COME NOTIFICARE IL DISTACCO AGLI ORGANI COMPETENTI ITALIANI E SVIZZERI?
Fortunatamente, a questo punto, non si richiede l’invio cartaceo dei documenti. Tutto viene spedito digitalmente. La procedura on line si attiva dopo la registrazione della ditta richiedente.
Il portale dedicato chiederà quindi la creazione di un profilo con username a password.
Basterà indicare il luogo in cui insisterà il cantiere, i nominativi dei dipendenti distaccati, lo scopo della prestazione, le date di inizio e fine attività di cantiere e, per ogni singolo dipendente, bisognerà inquadrare la categoria lavorativa, il settore, l’esperienza professionale. Un lavoro non semplice da gestire in forma autonoma quindi, meglio ricorrere a chi il distacco dei lavoratori, sa gestirlo professionalmente.