Aprire un’attività in Svizzera richiede grande attenzione ma, se affrontata con responsabilità e con un business plan adeguato, può rivelarsi la scelta vincente.
Una delle prime analisi da fare è quella del mercato elvetico e del tipo di risposta che potrebbe avere nei confronti del prodotto o del servizio che andremo a proporre. In seguito va scelto il Cantone in cui stabilire la sede e, non da ultima, una considerazione fondamentale: scegliere se trasferire anche la propria residenza o se spostare in territorio svizzero solo il proprio lavoro. Non si tratta di scelte accidentali ma veri e propri step da percorrere.
Ma andiamo ora a definire i 5 requisiti fondamentali per mettersi in proprio in Svizzera. Il team di esperti della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, potrà dare tutte le risposte alle vostre domande e affrondare con voi un’attenta valutazione dei requisiti di cui siete in possesso e del business che volete intraprendere.
PRIMO REQUISITO: INDIVIDUARE L’ATTIVITÀ CHE SI VUOLE SVOLGERE
Sebbene avere un “sogno nel cassetto” sia senza dubbio la molla che fa scattare la voglia di cambiamento e di realizzazione, per trasferirsi in Svizzera è indispensabile individuare con esattezza il tipo di attività che si vuole intraprendere. Dopo aver valutato il mercato e individuato punti di forza e di debolezza della nostra scelta, è buona norma porsi alcune domande: “dove ci si sta dirigendo con questa scelta? Quali sono gli obiettivi da raggiungere? A chi ci si sta rivolgendo?”. Non tutto quello che funziona in Italia, infatti, riesce ad attecchire e a fiorire in Svizzera. Ecco perché è bene formulare un business plan dettagliato, avvalendosi di professionisti che ben conoscono il territorio e le leggi che regolano il mercato della domanda elvetica.
SECONDO REQUISITO: AVERE FONDI PER INIZIARE
La Svizzera è una nazione costosa. Pertanto, avere una solida base economica su cui poggiarsi inizialmente per l’avvio della nostra attività, è una conditio sine qua non. Il mercato immobiliare è limitato e prevede ingenti costi di affitto o di acquisto di una unità. Inoltre, accedere al mercato creditizio è un’operazione complessa e le banche difficilmente finanziano nuovi progetti imprenditoriali: anche in questo caso non possiamo generalizzare perché molto dipende anche dal settore opererà la nostra attività. Facciamo un esempio pratico: se una persona volesse aprire un’attività gastronomica, come un piccolo bar, dovrà preventivare almeno 60 mila franchi svizzeri per iniziare (considerando caparre, affitti, arredi, ecc…).
TERZO REQUISITO: AVERE UN CONSULENTE
Se in altri stati europei le norme e i regolamenti sul lavoro sono abbastanza omogenei, in Svizzera è altamente consigliato agli imprenditori italiani che vogliano iniziare qui una attività, di affidarsi a un consulente del posto, capace e affidabile, che conosca gli aspetti contabili e rappresenti una vera e propria interfaccia con autorità locali, anche (banalmente) per una questione linguistica. Per questo, affidarsi a un partner che abbia esperienza del mercato, che possa interloquire in lingua con le autorità e che abbia competenze specifiche, è indispensabile per evitare multe o sanzioni peggiori. Anche solo presentare una dichiarazione dei redditi presume che ci sia la conoscenza delle regole: la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, proprio per agevolare e consigliare gli italiani interessati a internazionalizzarsi o a trasferirsi, mette a disposizione servizi puntuali e dettagliati in grado di indirizzare l’impreditore verso alcune scelte piuttosto che altre.
QUARTO REQUISITO: NON AVERE PENDENZE
Una cosa a cui la Confederazione elvetica è molto attenta è il casellario giudiziale di chi intende entrare e stabilirsi nel Paese. Una fedina penale perfetta, per vivere e operare sul territorio, è imprescindibile. In alcuni Cantoni, se non si è in grado di dimostrare che la situazione è lineare, si potrebbe incappare in numerosi problemi.
QUINTO REQUISITO: AVERE LE IDEE CHIARE
Se la scelta del settore in cui vorremo operare è preliminare, meno importanza solitamente viene data a quella della location in cui insediare l’attività. Non va invece sottovalutato l’aspetto del luogo: molti imprenditori italiani propendono per il Ticino, soprattutto per il vantaggioso profilo linguistico, ma non è detto che il Ticino abbia la potenzialità di assorbire anche le richieste che arrivano dall’Italia: il territorio è limitato e gli stessi costi della vita e del lavoro sono molto più alti che da noi. Cercare di replicare in toto il business italiano qui, potrebbe non essere una buona idea.
UN’ULTIMA VALUTAZIONE: GLI SVANTAGGI DI APRIRE UN’ATTIVITÀ IN SVIZZERA
La Svizzera è un paese eccellente per coloro che abbiano voglia di mettersi in gioco, di lavorare alacremente e, tenuti presente i requisiti elencati fin qui, vogliano cambiare vita dedicandosi ad apprendere una nuova lingua e un nuovo sistema di regole, usi e costumi. Non è però automatico far fortuna in questo luogo, e anche per quanto riguarda la vita quotidiana, bisogna rendersi conto che il mercato elvetico, nonostante la vicinanza all’Italia, si approccia e risponde diversamente rispetto a quello del Bel Paese. Lo stesso comportamento del popolo elvetico è più rigoroso e richiede studio. Ad esempio il tema della puntualità: per gli svizzeri, anche solo un paio di minuti di ritardo a un appuntamento, un giorno di ritardo su una consegna o un pagamento, sono controproducenti e potrebbero costituire motivo di frizione. Lo stesso dicasi sull’elevata richiesta di precisione, in qualsiasi forma di attività o di rapporto. Questi sono solo alcuni degli elementi extra professionali da riconoscere come “caratterizzanti” di questa nazione.