Vendere in Svizzera prodotti Made in Italy rappresenta il sogno di molte aziende italiane. In questo articolo ci concentriamo sulle procedure doganali da affrontare.
I prodotti Made in Italy sono molto apprezzati sul territorio elvetico. Gli svizzeri ne gradiscono la qualità, l’affidabilità, la sicurezza. Per questo, aprire il mercato elvetico e vendere i propri beni anche qui, potrebbe rappresentare uno sbocco non trascurabile per il business di molte aziende italiane. La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera è il punto di riferimento per gli imprenditori che vogliano valutare questo mercato per il proprio export. Attraverso consulenze e analisi strategiche, la business unit dedicata ai servizi fiscali risponderà ad ogni vostro dubbio.
Andiamo ora al focus sulle procedure doganali da ottemperare in caso di export di beni verso la Svizzera.
Dogana e magazzino
Tutti i prodotti che vengono esportati verso la Svizzera devono affrontare la dogana. Va subito chiarito che senza una partita IVA svizzera, vendere sul territorio elvetico diventa complicato e complesso. Il primo consiglio che possiamo quindi darvi è di registrarvi presso le autorità svizzere, creare un piccolo magazzino e affidare la distribuzione territoriale a ditte specializzate, soprattutto se si intende avviare un’attività di vendita on line attraverso l’e-commerce. Fare un’unica importazione di valore elevato, stoccare i propri prodotti nel magazzino scelto, permette di ottimizzare i costi e di sviluppare una capillare rete distributiva attraverso ditte esperte.
L’e-commerce con la svizzera
Avviare un’attività di e-commerce in Svizzera richiede infatti consapevolezza del settore e del mercato, delle leggi e degli obblighi a cui gli imprenditori sono chiamati. Per questo il secondo consiglio è affidarvi a un consulente competente in materia che possa guidarvi al meglio.
La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera ha avviato un progetto di supporto alle attività imprenditoriali italiane che vogliano allargare le proprie vendite digitali includendo il mercato svizzero, offrendo soluzioni ad hoc a coloro che non sanno a chi rivolgersi e fornendo supporto qualificato per la gestione di resi e dogana.
Il distributore
Come avrete capito, un’altra figura indispensabile per vendere i prodotti Made in Italy in Svizzera è il distributore.
Uno dei passaggi fondamentali per coloro che vogliano esportare periodicamente e con continuità in Svizzera è trovare un partner logistico o commerciale sul territorio che segua personalmente le consegne, gestisca i resi e sia in grado di risolvere eventuali problemi legati alla distrubizione stessa dei beni. Avviare una partnership di questo tipo è importante sia per chi voglia aprire un negozio on line rivolto al territorio svizzero, sia per chi voglia affrontare la distribuzione dei prodotti verso attività specializzate (negozi, market,…).
Il distributore rappresenta anche un notevole aiuto per affrontare sia gli aspetti doganali che quelli commerciali. Basti pensare alla gestione dei resi: se l’acquirente svizzero decide di non tenere il prodotto o ne chiede il cambio, solo avendo un distributore e un magazzino sul territorio si riescono a contenere le spese, a offrire un servizio puntuale e a conquistare così la fiducia del cliente.
Come vendere in Svizzera
Guardiamo invece ora alla vendita classica, ovvero al B2C. Può avvenire in due modi diversi:
- Ex works ovvero a prezzo franco. In questo caso la fabbrica italiana o il corrispondente magazzino in Svizzera, applica al prodotto venduto il prezzo base sul quale vengono caricati successivamente allo sdoganamento i costi annessi che ricadono così sul cliente finale il quale dovrà pagarli a parte attraverso le “bollette doganali”.
- Attraverso il DDP (Delivery Due to Pay). In questo caso è l’azienda italiana a farsi carico anche dei costi di sdoganamento che saranno caricati sul prezzo finale del bene venduto. L’azienda italiana quindi venderà IVA (e dazi, se previsti) inclusa al cliente finale svizzero. Questa opzione permette di non fare “sorprese” sul prezzo finale del prodotto.
Se si opta per la seconda soluzione è bene ricordare che l’IVA pagata sul territorio svizzero può essere recuperata solo dalle aziende che abbiano una posizione fiscale aperta nella Confederazione Elvetica. Per questo, se state pensando di intraprendere un’attività di export continuativa con la Svizzera, suggeriamo di regolarizzare la propria posizione. Anche per questo i Servizi Normativi e Fiscali della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera sono a disposizione per ogni chiarimento.
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